Borsa, giacca, sacco della spesa, borsa di tela con dentro rivista e portapranzo vuoti scaraventati di fretta sulla poltrona, appena si entra ‘Ciao Ciaoo!’ detto con aria allegra e incurante della -diGiàmolo- faticaccia accumulata dalla sveglia (ore 06.15) al ritorno_telefono_cAAsa, a cui approdo dopo 1 ora e mezza di spostamento (metro.treno.macchina=h. 19:30).
Vado in cucina e ci sono Rachele e la nonna, che è praticamente ora di cena, per la puzzolilla. Quando si dice non avere manco il tempo di dire ‘MADDECHEAHO’?’ che sento: –prego immaginare il tutto nella breve durata di minuti-5–
“…E infatti ( infatti?!?? ) stavo dicendo che adesso che le si dà? EH. non c’è NIENTE da farle mangiare” Ruoto gli occhi al pentolino, pronto, con il brodino preparatole la mattina, fatto con verdure fresche e filetto. Il cervello quindi mi va all’interno frigo, dove fanno bella mostra due confezioni intonse di robiolino, una di stracchino e una fettona di caciottina, che Rachelina è un vero topino e adora i formaggi. Poi immagino le tre confezioni di pastina, 1 all’uovo, 1 più lunga e l’altra un classico: i semini di melone. Mi dilungo nell’insana fantasia di comprendere anche le fette di tacchino confezionato come possibile cibo e poi mi sovviene che proprio sabato ho ricomprato l’omogeneizzato al salmone, il suo preferito, in caso si debba rimediare una parte del pasto più ‘velocemente’. Inutile forse poi aggiungere che in freezer ci sono nasello surgelato e pisellini…
Mi rincuoro da sola, non dico nulla e continuo a preparare io la pappa.
“…poi c’è il brodo di pollo. IO HO PORTATO il brodo di pollo! E anche il pollo. Brodo di pollo E pollo.” La guardo. “eh…ma c’è già il brodo graz… “QUI C’è QUELLO DI POLLO.” …”SSSSì, però io già l’ho fatto, te lo avevo detto ti ricordi? Che lo avrei preparato“. ” Ma io mio è di pollo E ORMAI L’HO FATTO” … “ …Il mio ha dentro il filetto e ormai anche io l’ho preparato. Non vorremo buttare del filetto, no?” –tiro un lungo respiro e proseguo, mentre mia figlia tenta in tutti i modi di riuscire a comunicare con me senza che la voce della nonna la sovrasti e tenti in tutti i modi di non concedermi nemmeno 5 minuti consecutivi con mia figlia PRIMA che con altri-.
Prendo i pezzi di patata bollita perchè decido che avrei frullato ciccia&patata per creare una cremina da aggiungere semmai alla pasta oppure da dare da sola alla bimba, non faccio in tempo ad iniziare l’operazione che sento: “ma PERCHE’ gliela frulli! A Rachele piace di più nell’altro modo e poi ormai la mangia anche così”……………..-respiro un po’ più profondo-……………. “Lo so che a Rachele piace, la mangia praticamente sempre così, ma stasera facciamo una cosa diversa” “MAH, a lei piace DI PIU’ a pezzi” (snort e vado avanti).
Verso la pasta nel brodino bollente. Me ne cade un quid in più e dico “Acc, troppa. Vabbè, quella che avanza me la mangio io dopo” – ” Te n’è caduta troppa. E’ troppa. IO ne metto 3 cucchiai” (e io penso “è troppa pure 3 cucchiai, soprattutto se colmi come immagino” ma non proferisco verbo in merito). Io comincio a spazientirmi e le rispondo, subito: ” Non ha importanza, ho detto che la mangio io”.
Segue tempo di cottura in cui non ha mancato di far notare che “si sta asciugando troppo”. La guardo. La riguardo. Prendo un cucchiaio per aggiungere altro brodo che tanto è praticamente pronta ALLORQUANDO la sento prorompere in un quasi oltraggiato “MA CHE FAI?? Aggiungi brodo freddo???!!!?? –tiepido, per la precisione. Quantità: due cucchiai da cucina- ti si appiccica/scuoce/smolecolarizza/appesta/disintegra/marcisce <–una di queste cose qui , non so quale perchè il mio cervello si è annebbiato e ha detto STOP.
Mi volto con la faccia da Psycho killer e le digrigno con un sorriso in puro PVC: “A nonnaC, oggi proprio nun te sta bbene gnènte, eh?“…scatta automatica la modalità sonoffesa e si dirige nell’altra stanza dicendo “ah scusi eh? Ah vado…anzi ME NE VADO! ….E poi stavo solo dando UN consiglio ah! Ih! Oh! Uh! bofonch’ bofonch'”
Alchè serafica le ho risposto “10 minuti serrati di consigli così fiaccherebbero un Santo“
…Che l’importante è sorridere sempre! …Che poi si tratti di paresi facciale, quello è un altro paio di maniche. 😉