
Conto alla rovescia, come i militari.
Elimino le ore, depenno man mano le dosi di pazienza a fondo perduto che ancora ci vogliono, aggiungo pizzichi di buon senso, ma sto in vera riserva.
Ancora 6 giornate da passare qui, da donna invisibile, da donna in attesa, da donna che non ha una vera valenza lavorativa e nemmeno un minimo di flessibilità accordata grazie ad uno status, diciamo, “avanzato” di panciutaggine che porta SECO svariati problemucci logistici e di spostamento (verrà dedicato apposito post).
E pensare che la capa scassamarOni è, appunto, un “essere femminile”.
Magari del tipo “Metropolis” però. Tutto sta vedere dove siano i microchip e mandarla in corto…che tanto l’unico neurone sopravvissuto alla tempesta elettronica del vuoto pneumatico che ha nella calotta cranica ha messo il cartello “sto ar bagno” da parecchio tempo. (in effetti la fa spesso fuori dar vaso, come si dice a Roma).
Però c’è una cosa che voglio dire e che questa stagione lavorativa mi ha sicuramente dato: una tangibile armonia con gli sventurati colleghi che qui sono passati (perché alcuni so’ pure scappati!) e come me, rimasti attoniti dalla gestione…uhm…definiamo “ssssingolaaaare” (da leggere col tono della Marchesini) di quelle che, nelle aziende che si danno un tono, si chiamerebbero “risorse umane”.
Sono felice anche d’aver constatato che praticamente tutti, tra loro, siano stati in grado di discernere l’affabulazione posticcia da manualetto-a-pag-3. del gran capo, di capire dinamiche subdole e resistere ad inutili rompimenti di coglioni di gente che non sa manco dove stia di casa, la parola “lavorare” (in team, poi…lasciamo perdere).
…Quando non c’è nemmeno bisogno di daje ‘na svejata, alla gente, che tanto se ne accorge da sola di che marmaglia informe ha davanti. Ecco.
Questo mi ha dato una gran mano. Perché è difficile far capire che non è cattiva volontà la tua, che non è poca flessibilità…è solo che so’ 5 anni che mi piego (ma non mi spezzo) ad una gestione da formicaio impazzito e che senza incentivi, piccole pacche sulle spalle o anche solo semplice considerazione del tuo trascorso (leggi: culo che te sei fatto) la macchina si blocca. Nessuno si assoggetta a farsi dare gratuiti calcioni ner culetto senza un perché.
Nessuno…beh…diciamo io no.
E nemmeno loro.