Archivi del mese: dicembre 2008

ad una certa ora

Stamattina ho raggruppato a treccia quei 3 fili di sole che c’erano e sono uscita.

Era l’ora delle signore di mezza età e spicci, con la gonna al polpaccio, con gli stivali al polpaccio. Tutto popaccio, insomma, e niente gamba.

Era l’ora dei “riservato a carico scarico merci” . Soprattutto dove non c’è scritto.

Era l’ora delle nonne col passeggino… e le chiome parrucchierate. Delle mamme col passeggino… e il mollettone in testa.

Era l’ora dei tappezzatori abusivi di parabrezza: “sconti”, “fuori tutto” , “prestiti agevolati” a ricordare che quella stessa macchina de ‘sti tempi, ti può fare da garante.

Era pure l’ora della prima ora a scuola. Maschi con pendule sigarette, femmine con grandi occhiali. A grappoli, sulle scale a dire “che freddo”.

Era l’ora di fare la spesa, ma non mi andava.

Alora ho camminato un altro po’.

Che mi fa bene.

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cucù, Natale si avvicina.

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JINGLE ALL THE WAY!

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Siamo Solo Geni.

dobbiamo essere grati,

dobbiamo essere grati,

dobbiamo essere grati.

La realtà, ci dovrebbe colpire in faccia molto più spesso, invece. Dovremmo sentire il gelo pungente della disperazione altrui, farci scarnificare dai suoi milioni di spilli e com-patire nel senso più completo di questa parola. Dovremmo “sentirci con”, perchè, Signori e Signore, siamo tutti fatti di carne e sangue. Siamo poco Geni, ma composti di geni.

Che a volte non funzionano. Che altre smettono di funzionare in bambini che si spengono piano, come Luca, appena visto in un intervento tv nella lunga maratona che Telethon è.

Leucodistrofia, la malattia che l’ha colpito. Ad un anno.

Ha prima smesso di camminare. Poi di parlare, quindi di mangiare. Ora non vede più. Sono affranta dal dolore, per lui, per i suoi genitori, per il fratellino.

Aiutiamo la ricerca, facciamo qualcosa. Tutti.

http://www.telethon.it/Pagine/homepage.aspx

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Plum-cake cioccolato e pere…e cio’ che ne resta!

E la suocera: “nooo, io ne prendo solo mezza fetta…”. Fa sempre così…poi se n’è pappate tre ed ha raggranellato le briciolone sul piatto da portata con le mani! 🙂

INGREDIENTI: 2 pere, 150 gr di cioccolato fondente in tavoletta, 1 cucchiaio di cioccolato amaro in polvere, 200 gr di farina 00, 150 gr di burro a temperatura ambiente, 5 uova (5 rossi e 3 albumi), 150 gr di zucchero a velo, un pizzico di sale, una bustina di lievito, un goccino di latte, e -facoltativo…io non l’ho messo- un goccino di liquore all’arancia.

PREPARAZIONE: prima incorporare i tuorli con lo zucchero a velo e il burro amalgamando il tutto con un cucchiaio di legno. Aggiungere poi i due cioccolati -la tavoletta sciolta col latte a fuoco molto basso- e la farina, il pizzico di sale e il lievito…rigirare. Intanto avrete montato a neve ferma i 3 albumi e infarinato leggermente le pere tagliate a tocchetti -tranne una, tagliata a fettine per la guarnizione sopra il dolce. Infarinarle dovrebbe aiutarle a non cadere tutte sul fondo del dolce- ultimare inserendo nell’impasto questi ultimi due ingredienti, dare un’ultima mescolata -ma non troppo, altrimenti aver montato a neve gli albumi non sarà servito a nulla!- e versare nello stampo da plum-cake imburrato. Infornare a forno già caldo -180°- per 1 ora. Lasciar raffreddare e servire a tavola, spolverato con zucchero a velo e cannella in polvere -se volete-

....pezzetto superstite

....pezzetto superstite

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le piace tanto

e quando la canto, sorride sempre.

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c’è allegria.

ho la schiena da revisionare, ma temo andrebbe direttamente sostituita la spina dorsale. Le mani mezze artritiche manco c’avessi 80 anni, il collo bloccato e le spalle di marmo. Ha ricominciato a farsi sentire la gastrite e, decisamente, ‘sti chili di troppo sono da eliminare: mi sento appesantita e gonfia, perlamiseria.

Oggi gnaa fo’ a reggere mia figlia, su più fronti.

Oggi vorrei sdraiarmi a leggere, navigare su internet e dormire, senza provare le fitte lancinanti che mi inducono a rimettermi in posizione eretta, donna habilis.

Credo mi farò le meches blu.

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