Voglio scrivere di una domenica normale, in cui una mamma e una bimba hanno fatto cose normali, in tempi normali.
Il parco la mattina, con le 500 salite e discese dallo scivolo, i 5 giri di giostra di cui uno sulla ‘moto di papà’.
La passeggiata ‘da sola’ in mezzo al prato con l’erba alta e le margherite a profusione e chissene frega dei pantaloni nuovi con winnie pooh. Che si macchino pure, che le patacche si tolgono, i ricordi belli restano.
Il ritorno a casa e il dolcetto a fine pasto “che oggi è festa, puzzolilla!”, due ore di sonnellino ristoratore (anche per la mamma), poi giocare, inventarsi le canzoncine, buttare un occhio a yoyo in tv ma poi andarsene quasi subito, che c’è di meglio da fare.
Infine il bagnetto: lungo e con le bolle ‘no la testa, mamma’, senza la tortuta dello shampoo, stavolta. Tutti gli amici intorno: ippotommaso-termometro per vedere se l’acqua è alla temperatura giusta, la mamma ranocchia con a bordo le 3 piccole ranocchiette, il nuotatore a molla con la cuffietta a pallini e i propri piedi, che ogni tanto sbucano fuori dal bagnoschiuma.
Del tempo per noi.
CHE ‘Liberazione’.