scena vista al bar:
“A Simo’ (la barista) facce 4 caffè…”
“come li volete?”
“uno lungo, uno al vetro, un altro macchiato…però il caffè non troppo caldo e il latte freddo, eh? Poi l’ultimo corto e corretto, ma dopo, che lo devo portà via”
scena vista al bar:
“A Simo’ (la barista) facce 4 caffè…”
“come li volete?”
“uno lungo, uno al vetro, un altro macchiato…però il caffè non troppo caldo e il latte freddo, eh? Poi l’ultimo corto e corretto, ma dopo, che lo devo portà via”
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Mi viene in mente che, con il trambusto del trasloco, ho dimenticato di dare aggiornamenti sulla questione “commesse col ciclo in contemporanea”, raccontata qualche post fa. Dunque: prima di tutto i LOR Signori non si sono degnati né di rispondere alla mail, né di dare seguito al fax, inviato ad uno dei due numeri trovati su internet.
La cosa è fastidiosa, perché tutto sommato si tratterebbe di sprecarsi a scrivere du’ righette, probabilmente facendo un rapido copia-incolla da qualche template di lettere di scuse. Mica chiedo l’incenerimento su pubblica piazza, vorrei solo il cospargimento del capo di cenere e la consapevolezza che -almeno- qualcuno là dentro sia al corrente di come vengono trattate le clienti in uno dei loro punti vendita.
Di chi, si domandavano i più. Niente nomi altisonanti alla Valentino, per carità, ma nemmeno “Da Marisa…non solo moda” de Rocca Cannuccia..
Insomma, si parlava di “Luisa Spagnoli”. Ecco. Ora io fino a qualche anno fa non la calcolavo proprio, perché le linee dei vestiti erano veeeeeeeeeeeeeeeecchie vè. Però era ormai tempo che il tutto s’era rinnovato e presentava spunti degni di nota.
Ora la questione è: lascio correre o mando il fax all’ultimo numero che ho a disposizione (più altra e-mail) pretendendo un riscontro al suono di “Si nun mi filate vi sputtano alla grande pure co’ l’associazione consumatori e su non meglio identificati organi di informazione”?
…Perché stamattina l’istinto sarebbe “Anto’….fa caldo!”
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