Non sono passata indenne attraverso queste vacanze di Natale. Credo, tra l’altro, che mi sarà difficile passare attraverso parecchie paia di pantaloni. Due, di certo: la prova già fatta ha portato sconsolati buoni propositi che mi inducono a promettere di mangiare sano & giusto per i prossimi due mesi.
…
Facciamo uno.
Dal 5 poi sono pure iniziati i saldi ed io sto inanellando, con metodo, tutta una serie di stereotipi che andrò ad elencare, in ordine di apparizione:
- “Guarda questi che fanno le file per entrare nei negozi”… “in centro, ma scherziiiii? Io in quella calca non ci andrei nemmeno se le cose me le regalassero” … “mettono sempre fuori le cosacce, i fondi del magazzino, robetta da 4 soldi”. OVVERO: non ho trovato un’anima pia che mi trascinasse a fa’ du’ vasche a via del corso e zone limitrofe e quest’anno sento, invero, il richiamo della foresta del cartellino -30% (anni fa, se non si trattava di -50% non mi smuovevo manco con le cannonate). C’è crisi, la mia.
- mi aggiro con fare distratto e guardo i capi appesi. Ne vedo uno che mi potrebbe interessare, controllo le taglie. C’è la 38 o c’è la 48. Mi sale un’insofferenza cosmica, DEVO rintracciare la MIA taglia. Quella roba là diventa im-pre-scin-di-bi-le anche se ne ho già dimenticato il colore, ma nulla, la taglia non la vedo…poi….eccola, l’ultima stampella in fondo, col cartellino mezzo staccato, ma si! La misura è giusta!!!!!!!.. … ….mi tranquillizzo, e la lascio là, puntualmente.
- Sono una Donna non solo una Mamma! …ovvero: entro da Zara o da H&M per me ed esco con un guardaroba intero, ali da farfalla incluse (utilissimo capo di abbigliamento per andare all materna, no?), per Rachele.
- Sindrome tovagliolino: variante della precedente, entrando da Ikea: dovevi acquistare una cosa utile, ne esci con un set di cose dai colori inabbinabili, tutte da montare, ad esclusione degli irrinunciabili tovaglioli di carta.
- Last but not least il tallone d’Achille o, più semplicemente, il piede di donna. Il 78mo paio di scarpe, ce lo vorremo comprare, SI o NO?? Uhmpf!
Ma je la farò, vOO gggiùro.
Macché!!!
Non si può resistere alle scarpe!!!
—Alex
Dunque: celò, celò, celò…
Ecco, mi manca solo quella delle ali di farfalla.
(sai com’è, la mia “bimba” me le metterebbe per cravatta…)
ah le scarpe, qui nun se possono guarda’, e io sogno i negozi di scarpe romane. Te le sei comprate infine?
io quest’anno moderata….. ma sono andata a danzica e ho comprato dei tovagliolini di cui sono ORGOGLIOSISSIMA!!
ho mediato con un abituzzo carino in lana, una t-shirt, una felpa nera con scritta ‘sobria’ che non ce l’avevo più e un’altra maglietta a righe, effetto pigiama assicurato.
Per migliorare questa situazione però, non c’è che UNA cosa da fare: trovare le scarpe abbinabili.
eh, se fossi andata per saldi con me, la prima tappa sarebbe stata un negozio di gadget dove acquistare a mezzi un esemplare della mitica maglietta SALGA.A.BORDO.CAZZO! da mandare con un pacco anonimo all’indimenticato PAPANERO 😉
ciao michela, sempre divertente leggerti :)….io a saldi sto a saldo zero, niente soldi niente cammelli..mi consolo con il fatto che pure la fornero, che di soldi ne ha, va in giro con stivali improponibili comprati probabilmente a fine anni 70 e monti c’ha sempre il loden…sono cose che ti fanno stare meglio, ecco 🙂
lo so, lo so, aspetti i saldi estivi per sorprenderci tutti……
Dai, che il titolo del post sta per diventare di nuovo attuale! 🙂
Dacci notizie!
sono passati anni, due, da quando per la prima volta lasciai il mio primo commento sul web. era qui. uno splendido post… qual’era?… ah, sì, eccolo https://michelinastreghina.wordpress.com/2010/03/15/incartata/
questo per dirti che la prima volta non si scorda mai.
ehila ma è da un po che non scrivi, che fine hai fatto? 🙂