επίκεντρον

Quando mi ha svegliata mio marito stanotte, ho realizzato subito cosa stesse accadendo e ho circumnavigato la stanza con gli occhi, recuperato lo stato di veglia e pompato adrenalina. Si muoveva tutto, scricchiolava tutto, dondolavano i pensieri e le ipotesi, con rabbiosa fretta.

“Rachele. Si sarà svegliata, cosa faccio, la prendo in braccio? La tengo con me, mi alzo, vado in strada…e qual è un posto sicuro in caso peggiorasse… sotto un tavolo, si diceva…no, quello del salotto non si può, che è di cristallo…quello in cucina, della nonna, di legno solido con la lastra di marmo sopra, che se cadono robe forse le ferma? Aspetta..sta smettendo…aspetta…aspetta di vedere se ricomincia”.

Ma poi abbiamo spento la luce ed ho tentato di dormire. Ce l’ho fatta solo dopo un bel po’, perchè intanto tra me e me sapevo “Se è stata così qui…cosa è successo, all’epicentro?”

Costernazione ed impotenza, verso tutti quei bambini che hanno perso la vita o le loro mamme, stanotte. Dolore per chi non c’è più o per chi ha perso tutto.

La Natura ci ricorda che Lei può tutto. Dovremmo tenerlo più a mente.

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se possiamo, facciamo qualcosa:

Il Centro lancia una sottoscrizione
per aiutare i terremotati

Il quotidiano d’Abruzzo “il Centro” di concerto con il gruppo editoriale Finegil-Repubblica-L’Espresso e con le Casse di risparmio dell’Aquila – Carispaq, di Pescara – Caripe e di Teramo – Tercas lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal tremendo sisma del 6 aprile.

Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto corrente sotto elencati:

Banca CARISPAQ SPA
“Vittime terremoto L’Aquila”
Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762

Banca CARIPE SPA
“Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
Corso Vittorio Emanuele 102/104 – Pescara.

Banca TERCAS SPA
“Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
corso San Giorgio 36 – Teramo.

31 commenti

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31 risposte a “επίκεντρον

  1. Il mio pupo non s’è accorto di niente: io si invece.
    Ma non ho avuto la tua stessa prontezza di riflessi.
    Intontita dal sonno non ho realizzato subito.
    Ho ancora in mente il lampadario che oscilla…
    E la costernazione nel sentire che l’epicentro era molto più lontano di quanto dicessero all’inizio.

  2. Sì, l’ho sentito anche io da Firenze, ed ho subito capito che, se a me oscillava la casa, altrove sarebbe stato ben peggio. Bruttissimo il terremoto.

  3. lineadombre

    se n’è accorto per primo il cane, mi ha svegliato di soprassalto il suo ululato, mezzo ringhio mezzo guaito, un secondo dopo il mondo non era più stabile, tremava ed oscillava tutto.
    ho subito capito, sono saltata dal letto e ho svegliato i figli, volevo scendere in strada, ma loro, creature più sagge di me, non hanno voluto e così ci siamo rimessi tutti e tre nel lettone, stretti stretti.
    il cane si è riaddormentato e mi sono calmata anche io dopo un pò.
    pensavo all’epicentro, come te, e a tutte quelle povere persone e a quanto siamo inutilmente tracontanti.
    ti abbraccio, michelì.

  4. non ho sentito nulla. Tranne il pugno nello stomaco nell’apprendere dal telegiornale.
    Hai ragione signo’, Madre Natura ogni tanto ci allunga uno scappellotto ma noi…sordi e ciechi.

  5. Io mi sono svegliata perché tutta la stanza oscillava, il palazzo oscillava, il letto si muoveva. Siccome sono una sensitiva, ho pensato a qualche spirito inquieto, a qualche rivoluzione di fantasmi… e invece no, erano una serie di terrene e concrete scosse sismiche.

    Ho chiamato mia figlia, lei dormiva, sono andata da lei, le ho dato un bacio. Passando davanti al pc acceso ho fatto pure in tempo a scrivere che ” mi sembrava” ci fosse stato un terremoto, poi mi sono addormentata.

    Stamattina ho sentito del disastro: povera gente!

    Eppure cento e mille di queste lezioni non ci insegnano ad apprezzare la vita finché c’è, e a non dare importanza alle cose che non ce l’hanno.

  6. leucosia

    come ti capisco. l’ho sentita distintamente anche io qui a NA…

  7. Pam McEaster

    una sensazione terribile, come stare al centro di un’interminabile centrifuga… e quel baoto sordo, di terra che sembra doversi aprire e inghiottirti da un momento all’altro. terremoto forte, molto più forte di qualsiasi altro avessi sentito prima. comunque abbastanza da pensare “inutile muoversi, basta cresca di pochissimo e mi ucciderà”. facendo giustizia di tutti gli inutili malumori, di tutte le frustrazioni di chi non manca che del superfluo, di chi non ricorda di vivere filtrando gas su una palla infuocata che ruota nel nulla, riscaldata da una stella lontana.
    sarà scontato, sarà retorico, ma stamani mi sembra tutto più bello e ogni piccola cosa mi si fa incontro come un dono.

  8. Ecco, quello che intendevo…

  9. sono in ansia da questa mattina, seguo sul web e penso a quelle povere persone.

  10. chissà come sarà la loro notte, stanotte.

  11. Chissà come saranno troppe prossime notti… forse troppo sconvolti pure per realizzare quello che è successo, quello che non hanno più ma, peggio ancora, “quelli” che non hanno più.

  12. Anonimo

    peccato che tu abbia eliminato quel post,perché poi? grazie però per le tue parole anche se non ti conosco. Buonanotte, Luca

  13. sono avvolta nel mio piumone, nel mio letto, con le mie cose confortevoli intorno : loro non hanno più niente.

  14. valeria

    seguo notizie ininterrottamente da ieri.
    la conosco benissimo quella citta’.
    e ci vive gente che conosco, ci studia gente che conosco. una tragedia.

  15. verissimo. la natura è indomabile, ma noi sembra che non ce ne ricordiamo mai… certo che se avessero costruito delle case anti-sisma (invece di succhiarsi i foni destinati per i cavoli loro -leggi politici di m….-), magari le cose sarebbero andate un po’ meglio…

  16. Diemme: il freddo delle assenze travalica certamente quello di una notte sotto le tende. E saranno molte, come dici, le notti gelide a venire…

    Luca, sono contenta tu sia riuscito comunque a vedere la mia risposta. L’ho tolto perchè mi è stato chiesto. Il gesto è stato ahimè interpretato completamente al negativo. Ma tutto serve, anche questa reazione.

    Minnie: non so che dire…io vorrei solo che stavolta non si ripetesse l’indecente teatrino di persone lasciate nelle tendopoli o nelle case container per anni, o lo scandalo del magna magna dei soldi dedicati alla ricostruzione o tanti altri risvolti di un’Italietta in cui faccio sempre più fatica ad avvertirmi come sua cittadina.

    Valeria: di proporzioni immani. E intanto anche le nuove costruzioni, sono crollate. In una zona sismica. In una zona dove si DEVE costruire con criteri diversi, con tecnologie diverse. Ma niente, ancora una volta, niente.

  17. Crauto, hai lasciato il commento mentre rispondevo e come vedi…beh, siamo d’accordo.

  18. animapunk

    che sconforto.che dire, che non sia stato già detto…davvero, ora inizia una fase ancora più difficile, fare i conti con la perdita di persone care, della propria casa, di tutto. chissà quando si risolleveranno, in questo paese dove le leggi sull’edilizia si fanno per condonare, per ampliare, per sistemare meglio le proprie cose senza regole, invece che per costruire secondo i crismi….in un paese che è pieno di insidie, vulcani, terremoti, smottamenti, allagamenti….dove dovrebbero esserci regole forti, per costruire, sul come e sul dove.

  19. io ero in macchina e non ho sentito nulla .. spesso mi chiedo quanto sottovalutiamo il potere della natura

  20. AP…se solo se ne faceero giuste la META’ di cose, in questo paese, già sarebbe un risultato.
    Invece…

    Vale: io in verità dormivo, ma è bastato un secondo e avevo tutti i SETTE sensi alive and kickin’.

  21. Ho avuto una paura diversa dalle altre. Una paura proprio originaria. co sto armadio 4 stagioni 3 metri per 4 che camminava per la stanza. Rumori.
    capisco che madre natura ogni tanto dia gli scappellotti. Però ar 50 esimo scarpellotto le casette antisismiche le potevamo fare. L’italia con tutti i vulcani etc credo che abbia una sua predisposizione ai terremoti. Se arriva uno e dice guarda ci ho il sospetto che domani casca tutto l’abruzzo, tu un paro de stronzate preventive le puoi fare no?
    No.

  22. ..con la forza di tutti L’aquila tornerà a volare…

  23. Zaub, mi sa che se la paura non piglia chi sta nelle ‘stanze dei bottoni’, cor ciufolo che si possono dormire sonni tranquili. Sarà comunque tutto un cadere d’armadi 4 stagioni.

    Fedina, benvenuta. Io me lo auguro. Auguro tempismo delle istituzioni, spalle forti sulle quali si possano poggiare le persone che oltre agli oggetti hanno dovuto dire addio agli affetti, auguro generosità e donazioni da tutta Italia e infine meno sciacallaggio mediatico di chi fa la cosiddetta ‘TV del dolore’.

  24. salvogullotto

    Gli operatori di telefonia mobile TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni SMS inviato contribuira’ con 1 euro, che sara’ interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l’assistenza.

  25. 😦 ho espresso la mia rabbia e indignazione di là da me.
    Non mi resta che prendere atto del fatto che non sono l’unica. Ragazzi, cosa dobbiamo fare per farci sentire? Un colpo di stato? I forconi?
    Io davvero non ne posso più di questo paese.

  26. …io ovviamente da quaggiù non ho sentito nulla…
    …a parte tanta costernazione!

  27. Salvo, grazie. Fatto già ieri e stamattina faccio un bonifico, per quanto è nelle mie possibilità, a favore della sottoscrizione sopra. Che ciascuno si adoperi per quanto può… almeno la solidarietà, in questo paese, quella tra la gente comune, non si può dire che manchi.

    Aureolina, io credo che sulle punte dei forconi aggiungerei il curaro.

    Barbie: …e io invece ieri, alle 19,45, go sentito di nuovo una scossa, non era certo leggerina e la mente è corsa là, dove tutte quelle persone hanno lasciato tutto nelle macerie.

  28. Michelina quanto vi ho pensato!
    Possibile, davvero che ogni volta ogni volta si faccia l’elenco delle zone a rischio, si scriva che si deve costruire diversamente e poi e poi crollano i palazzi. La legge c’era. Gennaio 2008. Nessuno la fa rispettare.

  29. Lavinia: io non riesco a smettere di sentirmi dentro i pianti delle altre mamme.

  30. Chissà se i costruttori verranno indagati per strage colposa (colposa?) e condannati!

    Vadano a vuotare i cassonetti, non a costruire tombe di cemento.

  31. Diemme, intanto su facebook ho pubblicato un post di Miss K e messo il link al suo blog…

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