Nell’ incavo del tuo cuore
ghiaccio,
gelidamente accoccolato
cavalcando col freddo della notte,
tutti i rumori del mondo,
che non mi fanno male,
per rimanere sempre
questo pochino d’acqua nella tua mano,
e eternamente la tua sete.
(la fonte è una "vera" poesia, quella di Lucía Muñoz, Únicos Paraísos, letta sul blog del "cavaliere errante")
Ti ringrazio per la trasformazione.
:-))
Il Cantastorie errante
MODO ORIGINALE
per far conoscere il tuo blog…
Mi hai ricordato un frammento di una poesia di F.Nietzsche,se non la conoscessi…te la mando
“Si! Talora io ghiaccio dò;
Utiel è il ghiaccio per digerire!
Se aveste molto da digerire,
oh come amereste il mio ghiaccio!”
Ciao,e…serene giornate…FULVIA